27 Ottobre 2023
Aste immobiliari, in Italia crollate del 21%
Nell’ultimo Osservatorio ‘Cherry Brick’, l’innovativo servizio che monitora le opportunità di investimento tra gli immobili all’asta, sviluppato dalla fintech Cherry che fornisce soluzioni tecnologiche al mondo del credito, emerge come nel terzo trimestre del 2023 le aste pubblicate nel nostro Paese erano molte di meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
- Tra luglio e settembre sono state quasi 30.000 le aste pubblicate, -21% rispetto alle circa 38.000 del medesimo periodo 2022, confermando così il calo già registrato nel secondo trimestre 2023.
- Giù anche il valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa 4,7 miliardi di euro (-51% rispetto ai 9,5 miliardi del terzo trimestre 2022).
- Si tratta di un calo fisiologico in parte guidato dalle nuove procedure di liquidazione giudiziale nelle quali aziende e tribunali devono ancora integrarsi al meglio.
- Guardando ai dati nel loro complesso, emerge come da luglio a settembre siano stati pubblicati nel Portale Vendite Pubbliche nuovi avvisi d’asta così suddivisi: il 54% riferibile ad immobili ad uso residenziale (pari a 16.200), il 19% ad uso commerciale (5.738) e solo il 4% ad uso industriale (1.071), mentre un 23% è composto da altre categorie immobiliari (6.829). Non rilevante, invece, l’ambito degli impianti sportivi con il suo 0,1% del totale (44).
- Il 13% del totale delle aste pubblicate è localizzato in Lombardia (per un totale di 3.949 nuovi avvisi, -26% sul terzo trimestre 2022), l’11% in Sicilia (3.395) ed un ulteriore 11% nel Lazio (3.202), fanalino di coda la Valle d’Aosta (59).
- La maggior concentrazione è sempre nel Centro Italia (27%), seguito da Sud (23%), Nord-Ovest (20%), Isole (16%) e Nord-Est (14%).
- Tra le grandi città, invece, Roma si riconferma prima in Italia per numero di aste censite (841, -18% sul terzo trimestre 2022), seguita Perugia (225, +4%), Palermo (210, -15%) e Napoli (202, -32%). A livello provinciale, inoltre, la Città Metropolitana di Roma guida la classifica con 2.135 aste pubblicate (pari all’7% del totale nazionale), seguita a distanza da Perugia e da Napoli (rispettivamente con 918 e 816).
- Infine, a livello di Tribunali locali, quello in cui sono state pubblicate il maggior numero di nuove aste continua ad essere quello di Roma (pari al 4% del totale nazionale con 1.150, ma -6% rispetto al terzo trimestre 2022 con 1.222), a cui seguono Brescia (806), Milano (709) e Cagliari (701).
- La base d’asta media delle vendite svoltesi nel terzo trimestre del 2023 ammonta a circa 156.000 euro (era di 251.000 dello stesso periodo del 2022, per un vistoso calo nell’ordine del 38%).
- Analizzando le singole categorie allo studio, nel periodo in esame la base d’asta media scende nettamente in relazione agli immobili commerciali che si assestano a 175.000 euro (rispetto a 687.000 euro del terzo trimestre 2022, -74%), agli immobili residenziali per un valore di 118.000 euro (rispetto a 127.000 euro, -7%) e agli immobili industriali pari a 633.000 euro (rispetto a 669.000 euro, -5%). In aumento, invece, il valore per gli impianti sportivi che risulta essere pari a 530.000 euro (rispetto a 431.000 euro, +23%).
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