Affitto, tre italiani su dieci lo pagano per avvicinarsi all’ufficio
Prezzi in discesa dal 2008. Ma nel 2015 si è registrata un’inversione di tendenza. Verona e Milano le città dove più persone prendono casa in locazione per motivi di lavoro.
Stefania Aoi
Va dove ti porta il lavoro.
Sembra questo il leitmotiv ai giorni nostri. E oggi un impiego, secondo l’ufficio studi di Tecnocasa, porta molti italiani a Verona e a Milano. Qui si trova il numero più alto di persone che cercano casa per motivi occupazionali. In genere, in Italia, su dieci persone che cercano un appartamento in locazione, più di tre lo fanno per avvicinarsi all’azienda che li ha assunti (34,1 per cento). Solo una piccola percentuale, il 4,6 per cento, ricorre all’affitto per motivi di studio. Mentre sei persone su dieci per avere un posto in cui vivere.
In buona parte si tratta di chi non ha possibilità di comprare, soprattutto persone single: giovani, monoreddito o immigrati, che optano soprattutto per un bilocale (40 per cento) e preferiscono il contratto a canone concordato.
Nonostante il numero di famiglie che vanno a vivere in affitto sia in crescita, è ormai dal 2008 che i canoni di locazione nelle grandi città continuano a calare. Allora, era anche scattata la stretta creditizia seguita allo scandalo dei mutui sub-prime. Ma poco ha inciso. E anche nei primi sei mesi dell’anno scorso si è registrata un’ulteriore flessione dei prezzi, anche se in frenata rispetto ai semestri precedenti: quelli per i monolocali sono scesi dello 0,5 per cento, quelli per i bilocali dello 0,7 per cento e per i trilocali dello 0,4 per cento. Calano soprattutto i prezzi dei trilocali nel Centro Italia (-1,5 per cento) e dei bilocali al Nord (-1,3 per cento). E il Rapporto sulle locazioni di Solo Affitti, redatto da Nomisma e presentato lo scorso dicembre, parla addirittura di un crollo dei canoni superiore al 12 per cento solo tra il 2010 e il 2014.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
C’è però aria di cambiamento. Proprio l’istituto di ricerca bolognese, che ha esteso la ricerca a tutti capoluoghi di provincia, e non solo ai più grandi, afferma che i prezzi hanno ripreso a crescere dell’1,7 per cento nel corso del 2015. Soprattutto i canoni dei trilocali hanno segnato un +2,4 per cento, mentre quelli dei quadrilocali un +3,3 per cento. Si tratta, insomma, di quelle abitazioni che in genere ospitano le famiglie con figli, sempre più spesso costrette a optare per l’affitto. In un anno, queste sono aumentate di quasi 10 punti percentuali, passando dal 50,3 per cento del 2014 al 59,8 per cento di quest’anno.
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