In Italia è boom di seconde case, in 40 anni più che raddoppiate
L’aumento è stato del 131 per cento, secondo i dati del Centro studi Tecnoborsa. Cresce in genere il numero di tutte le abitazioni, che sono sempre più grandi e che perdono la cucina a beneficio dell’angolo cottura.
Stefania Aoi.
In quarant’anni non è cambiata solo l’Italia, ma anche le case degli italiani, quasi raddoppiate per numero (+80 per cento) e diventate più grandi e spaziose. Nel 1971 si arrivava a superfici tra i 60 e i 79 metri quadri (il 25,8 per cento del totale), mentre tra il 2001 e il 2011 tra gli 80 e i 99 metri quadri (rispettivamente 26,1 per cento e 25,2 per cento).
È questo il ritratto fatto dal Centro studi Csei di Tecnoborsa. L’organizzazione, creata dalle Camere di Commercio per lo sviluppo del mercato immobiliare, ha elaborato i dati Istat relativi agli ultimi cinque Censimenti.
E ha scoperto che a crescere sono state soprattutto le seconde case, aumentate del 131 per cento. “In genere, il vero grande boom si è registrato tra gli anni Settanta e Ottanta, quando, a livello nazionale, il numero delle abitazioni è cresciuto del 25,8 per cento. – osserva Valter Giammaria, presidente di Tecnoborsa – Nei due decenni successivi il trend è stato sempre crescente ma con un tasso inferiore. Tra il 2001 e il 2011 era del 14,3 per cento”.
Proprio la moltiplicazione delle seconde case ha fatto sì che, allo stesso tempo, la percentuale di abitazioni occupate da persone residenti sia scesa, in questi quarant’anni, lungo tutto lo Stivale.“Le condizioni abitative degli italiani, – afferma Giammaria – sono in genere migliorate. E lo rivela l’analisi di tutti gli indicatori presi ad esame”. Ogni famiglia ha, ad esempio, più spazi rispetto al passato. Se nel 1971 il tasso di occupazione era di quasi una persona per ogni stanza (0,95), nel 2011 si è arrivati a mezza persona per stanza (0,57).
Nel frattempo, anche la struttura stessa degli appartamenti si è modificata in modo significativo. Il maggior cambiamento riguarda la cucina, che si è via via ristretta: quella tradizionale, regno indiscusso della mamma-casalinga, tipica dell’Italia anni Cinquanta, è andata a sparire a beneficio del cucinino o dell’angolo cottura. Le case più grandi e più spaziose si trovano soprattutto nel Nord Est del paese. Qui la superficie media è passata dagli 84 metri quadri del 1971 ai 105 del 2011. A seguire vi sono le Isole, passate dai 72 metri quadri del 1971 ai 101 del 2011. Oggi ultimo in classifica è il Nord-Ovest, che se aveva abitazioni, in media, da 72 metri quadri nel 1971, più grandi di quelle del Sud, nel 2011 non raggiungeva i 96 metri quadri.
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