Casa, sgravi anche per i dispositivi domotici che controllano i consumi
La misura del governo mira a ridurre gli sprechi di energia. L’italiano oggi spende circa 2mila euro in bolletta. Per riqualificare le abitazioni ecco sgravi del 65 per cento sulle spese in efficienza energetica.
Stefania Aoi
L’uso del condizionatore d’estate e il riscaldamento d’inverno costano in media a ogni famiglia italiana tra i 1.500 e i 2mila euro l’anno. Metà di questa cifra se ne va in sprechi a causa delle inefficienze energetiche delle nostre abitazioni. Per spendere la metà c’è solo una soluzione: riqualificare le nostre case. E per aiutare gli italiani a farlo, il governo ha previsto incentivi anche per l’acquisto di dispositivi domotici utili a controllare i consumi. Fino al prossimo 31 dicembre si potrà inoltre ristrutturare casa, acquistare una nuova caldaia piuttosto che dei sistemi al solare termico, ottenendo detrazioni Irpef pari al 65 per cento della spesa sostenuta.
Secondo l’Osservatorio sul vivere sostenibile promosso dalla Mostra Convegno Expocomfort, il cosiddetto ecobonus si può ottenere, scaricando i costi degli interventi nella dichiarazione dei redditi, su diversi tipi di interventi. Per una riqualificazione in grado di ridurre i consumi di energia si possono per esempio detrarre fino ai 100mila euro, il 65 per cento di 154mila euro di spesa. Se invece si sostengono interventi di isolamento termico, in modo da mantenere costante la temperatura dentro casa, se si installano dei pannelli solari per la produzione di acqua calda, oppure se si acquistano le schermature solari per evitare che il calore d’estate renda necessario l’uso dell’aria condizionata, si possono detrarre al massimo 60mila euro. Per la sostituzione delle vecchie caldaie con quelle a condensazione o con generatori di calore a biomasse, se ne possono detrarre 30mila euro.
Novità assoluta di quest’anno sono poi gli sgravi per l’installazione di sistemi domotici come dispositivi multimediali in grado di controllare da remoto gli impianti di riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e la climatizzazione degli edifici. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte dei cittadini e garantire una maggiore efficienza di funzionamento degli impianti. Sono inoltre detraibili tutte le spese sostenute per ottenere la certificazione energetica. In questo caso, per beneficiare dell’incentivo è necessario pagare tramite bonifico bancario o postale. Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali o per quelli richiesti da chi ha redditi molto bassi e quindi con Irpef azzerata, è anche possibile cedere l’ecobonus alla ditta che esegue i lavori in cambio di uno sconto.
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